Si chiamano Francesco e Angela, la loro storia è stata raccontata dal sito del quotidiano La Nuova Sardegna. La coppia vive a Olbia, ma non in una casa, bensì in auto. Marito e moglie, hanno 51 e 37 anni, e dal 4 dicembre sono stati sfrattati da un appartamento a Porto Rotondo. Nell’ordinanza è scritto che l’appartamento, entrato nel patrimonio comunale come bene confiscato alla mafia, deve essere ristrutturato per poi essere assegnato a una famiglia bisognosa, per cui gli occupanti devono lasciare libero l’immobile.
“Da quel momento”, si legge nell’articolo (clicca qui), “Francesco e Angela hanno raccattato le poche cose che sono riusciti a prendere dalla loro casa, hanno accompagnato la figlia sedicenne dai nonni materni, a Cagliari, e sono arrivati a Sassari. Hanno parcheggiato la loro auto in via Principessa Jolanda, proprio davanti allo studio degli avvocati Pietro Diaz e Simona Pedde, loro legali di fiducia, e da quel momento vivono lì. Rannicchiati sui sedili di una Skoda Felicia bianca del ’99”.
“Lo studio legale che li assiste nella battaglia”, si legge ancora nell’articolo de La Nuova Sardegna, “ha offerto loro un alloggio dove ripararsi almeno in questi giorni di festa, e di freddo. Ma Francesco e Angela non ne vogliono sapere, «stiamo qui fino a quando non avremo giustizia. Non abbiamo più un soldo. Ci sono rimasti 40 euro in tasca, dove vuole che andiamo?», dice lui accennando a un sorriso amaro, appena nascosto da pizzetto e baffi. «Siamo gli ultimi degli ultimi, vogliono che muoia in macchina di freddo e di fame? E allora morirò sul sedile della mia auto, ma non mi arrendo»”.