C’è chi vuole un libro, chi una scorta di dolci. C’è anche chi si fa andare bene tutto pur di non ricevere l’ultimo maglione realizzato dalla nonna. E c’è anche chi, sotto l’albero di Natale, sogna un’auto. Un regalino a quattro ruote, un sogno che per qualcuno diventerà realtà. Ma quante persone possono dire di aver ricevuto un’auto in regalo? Contrariamente a quello che si può pensare non sono pochi gli automobilisti che hanno ricevuto una vettura in dono.
Secondo una ricerca realizzata dal Centro Studi e Documentazione Direct Line, il 43 per cento degli automobilisti intervistati ha infatti dichiarato di aver ricevuto in regalo proprio una macchina. Entrando nello specifico, si scopre che per il 22 per cento degli intervistati la prima auto è stata un dono, mentre l’8 per cento del campione dichiara di aver ricevuto una vettura come regalo per i 18 anni. C’è anche chi ha usufruito del dono di un parente che ha cambiato la vecchia macchina cedendola in regalo (5 per cento) e chi l’ha ricevuta appena superato l’esame di guida (4 per cento). Meno numerosi coloro che hanno gioito di una nuova macchina per celebrare il primo posto di lavoro (3 per cento) o il matrimonio e l’anniversario (1 per cento).
Chiaramente i più generosi nel regalare un’auto sono mamma e papà. Al primo posto nella classifica dei “donatori” ci sono infatti i genitori (36 per cento). Decisamente inferiore la percentuale dei benefattori tra partner (4 per cento) e fratelli (2 per cento). Ma, se potessero scegliere, chiede Direct Line, che auto vorrebbero ricevere gli automobilisti del Bel Paese? Nessuna spider, né lusso sfrenato: per il 68 per cento degli italiani l’auto dei sogni dovrebbe essere robusta e affidabile. Crolla, commenta Direct Line in una nota, l’idea di auto come status symbol (solo il 5 per cento dichiara di desiderare una delle leggende su quattro ruote) e cede il passo alla solidità, all’economicità e ai consumi contenuti. Dalla ricerca emerge infatti che più della metà degli intervistati (57 per cento) desidererebbe un’automobile che consumi poco e in questi tempi di crisi, molti fanno attenzione al portafoglio proprio e del donatore: il 59 per cento vorrebbe un dono dal prezzo interessante, mentre un altro 44 per cento ritiene fondamentale che i costi di manutenzione di cui dovrà farsi carico siano contenuti.