Troppe auto vecchie, gli italiani devono cambiarle: nel 2015 il mercato crescerà

Nel 2015 il mercato dell’auto in Italia crescerà ancora. Non sarà la ripresa economica a trainare le vendite, ma la domanda di sostituzione. Sono ormai troppe le auto vecchie e gli italiani sono quasi obbligati a comprarne una nuova o più recente. Dopo la crescita del 2014, +3,9 per cento con immatricolazioni stimate a 1.355.000 unità, nel 2015 è previsto un aumento delle vendite del 5,5 per cento a 1.430.000 unità. La stima è stata diffusa dal presidente del Centro Studi Promotor, Gian Primo Quagliano al Motor Show di Bologna.
Nonostante il crollo delle vendite (-48 per cento tra il 2007 e il 2013) il parco circolante italiano ha continuato a crescere fino al 2011 raggiungendo 37.113.300 autovetture, per accusare poi marginali contrazioni nel 2012 (-0,09 per cento) e nel 2013 (-0,31 per cento) e crescere di nuovo nel 2014. “In sintesi”, spiega Quagliano, “gli italiani hanno acquistato molte meno automobili, ma non hanno rinunciato ad usarle, anche se vecchie. A partire dalla seconda metà del 2014 però una quota crescente di automobilisti è stata ‘costretta’ a rottamare la propria auto per acquistarne una nuova. E ciò perché dell’auto non si può fare a meno, nel mondo e soprattutto in Italia dove l’82,7 per cento degli spostamenti motorizzati avviene in automobile”.
”Ma una ripresa delle immatricolazioni basata soltanto sulla domanda di sostituzione obbligatoria ha il fiato corto”, afferma Quagliano che vede un ritorno ai livelli di mercato compatibili con le esigenze del Paese ”solo in presenza di una robusta ripresa dell’economia”. Anche se positivo, infatti, il risultato del 2015 è ancora molto lontano dai livelli ante-crisi (2.493.106 del 2007). Però, se la ripresa economica ”ancora non si delinea” già nella seconda metà del 2014, secondo il presidente del Centro Studi Promotor, ”è emerso un complesso di segnali che inducono a ritenere fondata la previsione di 1.430.000 immatricolazioni nel 2015. In particolare, sono aumentati i consumi di benzina e gasolio auto in settembre (+4,2 per cento) e ottobre (+1,1 per cento); il traffico in autostrada è in ripresa (+0,8 per cento da gennaio ad agosto), così come la raccolta di ordini di autovetture; il clima di fiducia degli operatori è in miglioramento e il parco circolante di autovetture è tornato ad aumentare”.