La fantasia non fa difetto ai truffatori. E gli automobilisti sembrano essere vittime perfette. Abbiamo scritto della truffa delle monetine. Avviene di solito nei parcheggi dei centri commerciali. Qualcuno fa cadere qualche centesimo vicino all’auto mentre una donna sta per partire dopo la spesa. Il truffatore dice alla vittima che perso della monete, così lei scende a raccogliere le monetine e intanto il complice le soffia la borsa. Il raggiro dello pneumatico bucato ha più o meno le stesse caratteristiche.
Arrivate alla vostra auto parcheggiata e notate che c’è una gomma a terra. Anzi c’è qualcuno che ve lo fa notare. Si offre anche di aiutarvi. Peccato che quando la gomma è stata sostituita vi sia sparita anche la borsa o il portafogli che avete appoggiato sull’auto o all’interno. L’ultima trovata si chiama invece “truffa del pongo”. Si tratta di una variante più ingegnosa rispetto a quella dello specchietto rotto (di solito con un bastone). Ecco come avviene. State sorpassando un’auto quando sentite il rumore come di un sasso sulla vettura. La macchina sorpassata (il truffatore) inizia a lampeggiare e vi invita ad arrestare la corsa. Scesi dall’auto, vi dice che lo sportello dell’altra vettura si è aperto durante il sorpasso, danneggiandogli la macchina. Effettivamente, sulla auto c’è una lunga striscia bianca (ottenuta lanciando la pallina di pongo contro la portiera). Pure sull’altro veicolo di solito c’è un’ammaccatura. Il truffatore a questo punto cerca di chiudere il contenzioso con un rimborso immediato, senza mettere l’assicurazione. C’è chi ci casca per evitare di far salire il bonus/malus.