Interruzione di pubblico servizio e truffa aggravata: sono queste le prime ipotesi di reato al vaglio della Procura della Repubblica di Tempio Pausania che ha aperto un fascicolo sulla vicenda di GoinSardinia. Il consorzio aveva noleggiato una nave – la El Venizelos – da Anek Lines che la scorsa settimana ha interrotto il servizio sulla tratta Olbia-Livorno per tornare in Grecia, lasciando a terra migliaia di turisti che avevano già comprato il biglietto.
Ora gli inquirenti vogliono fare luce sulla vicenda. Le indagini puntano a verificare – come anticipato dai quotidiani L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna e confermato all’Ansa – le eventuali responsabilità da parte della società consortile Goinsardegna e della Anek Lines, sia per l’interruzione del servizio di trasporto, sia per il danno d’immagine che l’episodio ha causato al sistema turistico sardo, sia per le procedure di rimborso dei biglietti da parte dei passeggeri che, pur di rientrare a casa, sono stati costretti a rifare il biglietto con altre compagnie. Quella di GoinSardinia è una vicenda conclusasi tra le polemiche la scorsa settimana, con migliaia di passeggeri lasciati nel porto sardo e toscano e che ha visto la costituzione di una task force, che ancora monitora la situazione per superare i disagi.
Mercoledì gli uomini della Guardia di Finanza della tenenza di Tempio e gli investigatori della Procura hanno concluso, a Santa Teresa di Gallura, la perquisizione della sede legale della GoinSardinia, disposta da un decreto firmato dal procuratore Domenico Fiordalisi. Le Fiamme gialle hanno portato via dagli uffici di via del Porto numerosi faldoni di materiale contabile e fiscale della compagnia, tra questi il contratto di nolo della nave, fondamentale per la ricostruzione dei rapporti tra armatore e compagnia, ma anche i bilanci e la documentazione di natura contabile di gestione della compagnia. Su questa documentazione l’ad della GoinSardina, Giampaolo Scano, è stato sentito a “sommarie informazioni”, rispondendo a tutte le domande dei finanzieri. Come spiega l’Ansa, tra i vari filoni dell’inchiesta che ora dopo ora prendono corpo, l’ipotesi al momento prioritaria è quella di interruzione di pubblico servizio. Sono al momento in corso le attività di polizia giudiziaria per l’identificazione del legale rappresentante della Anek Line, per la conseguente iscrizione nel fascicolo: un atto dovuto e fondamentale, utile per fare chiarezza su una vicenda complessa, che vede aperti numerosi fronti con diverse ipotesi investigative, anche legate alle numerosi esposti che, giorni dopo giorno, stanno continuando ad arrivare in Procura. Nel frattempo il consorzio GoinSardinia punta il dito contro Anek Lines che, come si legge in una nota (clicca qui), “dovrà rispondere di ogni danno sia nei confronti di Goinsardinia che nei confronti di tutti i clienti che dal 31 di luglio in poi hanno subito disservizi e maggiori spese dovute al guasto ai motori della nave El Venizelos che dal 31 luglio al 15 agosto non ha potuto mantenere la velocità minima prevista nel contratto di nolo, indispensabile per garantire ai passeggeri gli orari di arrivo e partenza indicati sui biglietti di viaggio”. Secondo GoinSardinia, “i ritardi di arrivi e partenze sulla tratta Livorno Olbia e viceversa, nonchè la soppressione di corse Livorno/Arbatax e viceversa sono attribuibili solo ed esclusivamente a responsabilità della Anek Lines”.