C’è chi fuma in macchina ma non utilizza mai i posacenere, con il finestrino abbassato per fare uscire il fumo e la cenere anche d’inverno. E quando il tabacco sta per finire, il mozzicone viene gettato fuori dall’abitacolo ancora acceso. Un comportamento per nulla civile che, oltre a rischiare di appiccare incendi in alcuni periodi dell’anno particolarmente secchi e in alcune regioni d’Italia, va assolutamente condannato. Così come l’usanza di gettare carte di caramelle, cicche, scontrini e perfino gli involucri con resti di cibo al take away dei fast food, bottiglie e lattine direttamente dal finestrino. Il Centro Studi e Documentazione Direct Line, compagnia assicurativa di auto online, ha chiesto agli italiani come si comportano in materia di “rifiuti on the road”.
Ebbene, un autista su tre, il 31 per cento del campione, ammette la colpa. Nello specifico, un 14 per cento degli italiani che fanno outing si divide tra coloro che dichiarano di farlo spesso (22 per cento) e coloro che ammettono di farlo a volte (78 per cento), c’è poi il 16 per cento che non lo fa quasi mai e solo l’1 per cento, che dichiara di gettare cose dal finestrino solo per fare un dispetto al guidatore che segue. Ma non siamo un Paese composto da soli incivili. Il 56 per cento infatti dichiara di non farlo mai. E a questa percentuale di virtuosi si aggiunge il 13 per cento composto dai pentiti che sostengono di aver smesso una volta cresciuti o dopo aver smesso di fumare.
Al primo posto della classifica dell’immondizia gettata dalle auto in corsa, troviamo infatti le cicche delle sigarette. Un italiano su due, il 48 per cento degli intervistati, ha ammesso di buttare i mozziconi delle sigarette dal finestrino, mentre i fazzoletti “solo” il 43 per cento del campione. Ben distaccate le cartacce (29 per cento) e gli avanzi di cibo (17 per cento).