Trasporto pubblico inefficiente, mezzi vecchi e lenti: a Roma si viaggia a 15 km/h

Mezzi vecchi, che si muovono con velocità medie bassissime e che hanno costi di esercizio nettamente superiori alla media europea. Il trasporto pubblico italiano soffre. Sono i dati a dirlo. “L’inefficienza del nostro Tpl appare evidente da quasi tutti gli indicatori”, spiega l’Aci nella presentazione dello studio “Muoversi meglio in città per muovere l’Italia”, realizzato dalla Fondazione Filippo Caracciolo. Indicatori come l’età dei veicoli o la velocità media. A Roma, per esempio, è di 15,4 km/h, più bassa rispetto ai 19 di Berlino e ai 21 di Madrid.

Dati negativi arrivano anche dai costi chilometrici di eserzio, oltre i 5 euro a chilometro, “nettamente superiori alla media europea”, spiega l’Aci, e al “rapporto fra ricavi da bigliettazione e costi di esercizio, dove gli introiti della bigliettazione riescono a coprire poco più del 30 per cento dei costi, contro una media europea di oltre il 50 per cento e punte di eccellenza (Regno Unito) superiori all’80 per cento”.
Le rete metropolitane, spiega sempre l’Aci, sono “le meno estese in assoluto”. Milano, con 92 chilometri è al 14° posto in Europa, Roma (41,5 chilometri) è in fondo alla classifica, ventesima e precede altre cinque città italiane: Napoli (17,8 km), Torino (13,4), Brescia (13,1), Genova (7,1) e Catania (3,8). “Numeri che scompaiono di fronte ai 436 km di Londra, 293 di Madrid, 220 di Parigi 220 e 147 di Berlino. Pochi chilometri e, ovviamente, poche stazioni: 101 a Milano, 52 a Roma, 21 a Torino, 20 a Napoli, 17 a Brescia, 8 a Genova e 6 a Catania, mentre ce ne sono 315 a Londra, 303 a Parigi, 300 a Madrid e 173 a Berlino”. Chiaramente con pochi chilometri e poche stazioni ci sono anche pochi passeggeri: 425 milioni l’anno a Milano e 309 milioni a Roma contro i 507 milioni di Berlino, i 601 milioni di Madrid, 1 miliardo e 171 milioni di Londra e 1 miliardo e 524 milioni di Parigi.