Il giudice di pace cancella troppe multe, ora rischia di essere licenziato

Bontà d’animo e benevolenza non sempre vengono accettate, in particolare se sei un giudice di pace. Non vengono accettate e creano sospetto anche se le decisioni prese servono ad alleviare un aggravio economico. “Troppe volte quel giudice di pace”, scrive il Messaggero, “si è dimostrato accondiscendente verso gli automobilisti multati per le violazioni al codice della strada. Troppe volte ha applicato sanzioni ridotte rispetto a quelle previste”. 

Sotto la lente è finito un giudice di pace prima in servizio a San Benedetto del Tronto, ora ad Ascoli Piceno. L’uomo ora rischia il posto. La Corte d’appello di Ancona che lo accusa di aver commesso “gravi violazioni di legge”. Così l’Ottava Commissione di Palazzo dei marescialli – sede del Consiglio superiore della magistratura (Csm) – ha già proposto al plenum di licenziare in tronco il magistrato marchigiano anche tenuto conto che è un “recidivo”, visto che già quattro anni fa era stato condannato dallo stesso Csm per decisioni “assunte sulla base di personali convinzioni” più che su quanto previsto dalla legge.