Per pagare un anno di assicurazione di uno scooter si spendono quasi gli stessi soldi che servono per comprarlo. Commentando i dati relativi alla differenza di prezzi rispetto al resto d’Europa (+45 per cento per le auto e +46 per cento per le moto), Confindustria Ancma spiega che il settore delle due ruote ”è più penalizzato rispetto a quello delle auto, a causa dell’incidenza del costo Rc sui prezzi di listino dei veicoli più economici che, in particolare nelle principali città del sud, si avvicina al prezzo del veicolo stesso. Per esempio su uno scooter di 125cc con un listino intorno ai 2.000 euro il costo in città come Napoli, Bari o Palermo si aggira sui 1.500 euro. È come se per un’utilitaria da 10.000 euro si dovesse pagare una Rc Auto di 7.500 euro”.
Confindustria Ancma, ribadisce la necessità di un tavolo tecnico al ministero dello Sviluppo economico dedicato alle due ruote, con le assicurazioni, l’autorità antitrust e i consumatori. “Contro il caro assicurazioni è necessario lavorare verso l’equiparazione dei risarcimenti sui danni fisici, sul costo dei sinistri attraverso convenzioni per le riparazioni e sul contrasto delle frodi, anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie, seguendo gli esempi virtuosi degli altri Paesi europei”, dichiara il presidente dell’Ancma, Corrado Capelli.
L’associazione torna poi a chiedere tariffe autostradali differenziate per i centauri. “In Francia i motociclisti pagano il 40 per cento in meno rispetto alle auto; in Austria gli sconti sugli abbonamenti vanno dal 50 al 60 per cento; nel Regno Unito le tariffe sono circa la metà per le moto. Non esiste spiegazione plausibile sul perché in Italia non si vogliano agevolare gli utenti delle due ruote che occupano meno spazio, non usurano le infrastrutture autostradali e soprattutto non ricevono ancora servizi dedicati”.