Si chiama Trenitardo l’app che promette di salvare tutti i pendolari di Veneto e Friuli. L’idea è venuta a uno studente di Padova che ha fatto progettare l’applicazione per smartphone e un sito web a dei colleghi veneti studenti di ingegneria. Trenitardo aggrega tutti i ritardi sulle tratte da e verso l’università di Padova, di Udine, di Venezia e la città di Treviso, da cui provengono molti studenti fuori sede veneti. Le denunce di ritardo vengono poi incrociate con i dati ufficiali del ritardo di Trenitalia, riportato su Viaggia Treno (in questo modo i dati sono più veritieri) e vengono sommate. I risultati sono sorprendenti.
In due soli giorni di attività, si legge su studenti.it, “risulta che la somma del ritardo individuale di tutti gli studenti del Veneto, che vivono nei territori coinvolti dall’iniziativa e che hanno segnalato il disguido, arriva a oltre un giorno. Insomma, spiega sempre il sito internet, “è come se un’intera comunità di studenti avesse perso un giorno della propria vita collettiva ad aspettare il treno, o ferma sui binari, o perdendo la coincidenza”. La tratta peggiore, almeno per ora, risulta essere la Padova-Venezia che ha accumulato 6 ore di ritardo spalmate su 85 treni. “L’impianto è chiaramente provocatorio”, spiega a studenti.it Davide Quagliotto, rappresentante degli studenti in Consiglio di Facoltà a Padova, “ma parallelamente alla somma delle segnalazioni stiamo anche elaborando le statistiche sul ritardo dei treni anche al di là delle segnalazioni che ci arrivano”. Il progetto, secondo gli ideatori, è quello di ampliare il servizio a tutta Italia.
Non ci vuole un’applicazione per vedere alla luce del sole l’inefficienza di mezzi statali a cui ogni giorno i lavoratori onesti devono combattere con prezzi di biglietti stratosferici e forse i più cari della zona euro! Tutto questo condito da dirigenti strapagati e inadatti nel coprire suddetti ruoli e questo è tipico del nostro Paese!