Cinque giorni di sciopero dell’autotrasporto, 120 lunghissime ore senza camion che consegnino le merci nei negozi, nelle industrie, nei laboratori artigianali. E tutto questo in un periodo particolarmente “caldo” dell’anno per gli acquisti, quello a cavallo di Santa Lucia, in piena vigilia delle feste natalizie. E’ una protesta durissima quella decisa dai rappresentanti delle associazioni dell’autotrasporto riunite in Unatras che mercoledì in tarda serata hanno deciso di proclamare il fermo nazionale dell’autotrasporto dal 9 al 13 dicembre, decisione che è stata ratificata oggi nel corso del comitato direttivo dell’associazione. Una decisione nell’aria da giorni e che è diventata una scelta obbligata mercoledì pomeriggio al termine dell’incontro avvenuto al ministero dei Trasporti fra i rappresentanti del Governo e i rappresentanti delle associazioni dell’autotrasporto, incontro nel quale, hanno denunciato gli autotrasportatori, “il Governo non ha fornito alcuna risposta concreta alle domande poste dai rappresentanti dell’autotrasporto”. “Nel riscontrare l’assoluta assenza di atti concreti rispetto agli impegni presi, in particolare sul tema accise (il Governo nelle settimane scorse aveva deciso di tagliare i rimborsi sul carburante togliendo ulteriore “ossigeno” a imprese già sull’orlo del precipizio) Unatras valuterà l’eventuale proclamazione del fermo nazionale della categoria prima di Natale”, avevano preannunciato i responsabili dell’associazione. E oggi, constatato che “l’incontro con i rappresentanti del Governo non solo non ha portato nessun elemento concreto di novità rispetto alle precedenti riunioni, ma anzi ha permesso di scoprire che sono stati rigettati gli emendamenti alla legge di Stabilità presentati per assegnare all’Albo ruoli e funzioni che possano arginare la competizione sleale e garantire la rappresentatività della categoria”, è stato deciso di ratificare la decisione di bloccare i tir. Contemporaneamente i responsabili di Unatras hanno chiesto un incontro immediato con il Governo. ” Unatras è infatti pronta a proseguire il confronto per trovare le risposte idonee a risolvere i problemi delle imprese”, ha commentato Paolo Uggè, presidente di Unatras, ” Problemi che vanno dalla riduzione del costo del lavoro, alla riorganizzazione dei compiti dell’albo, dal rispetto delle regole da parte di tutti alla lotta a ogni forma di abusivismo e concorrenza sleale. Sono questioni centrali che debbono trovare risposte certe e in tempi brevi. Da troppo tempo si discute con il Governo senza che i provvedimenti si concretizzino. Le imprese non possono più attendere”.