È più facile usarli, anche perché fanno tutto da soli, che sapere cosa sono. Aeb, Ldw e Isa sono gli acronimi di tre dispositivi di sicurezza che, se installati su tutte le auto, potrebbero salvare 200 vite umane in Italia l’anno e far risparmiare al Paese oltre 325 milioni di euro nella spesa sociale. Aci e la Federazione internazionale dell’automobile hanno organizzato (con la partecipazione di Uiga Unione Italiana Giornalisti dell’Automotive e il supporto di Bosch) “Choose eSafety”, un appuntamento internazionale per la promozione delle tecnologie più avanzate per la sicurezza stradale durante il quale hanno presentato i moderni sistemi di assistenza alla guida.
Aeb (Autonomous Emergency Braking) garantisce la frenata automatica d’emergenza in caso di ostacolo, Ldw (Lane Departure Warning) è un allarme per il superamento delle corsie, mentre Isa (Intelligent Speed Assistance) è il sistema di adattamento automatico della velocità ai limiti di legge. Dispositivi che, da soli, sarebbero in grado di salvare 200 vite l’anno. Il più utile, spiega l’Aci in una nota, è l’Aeb, che eviterebbe 90 morti/anno e l’esborso di 130 milioni di euro garantendo il rispetto della distanza di sicurezza. Poi l’Isa, che farebbe risparmiare 75 vite/anno e 115 milioni di euro facendo osservare uniformemente i limiti di velocità. Infine il Ldw, con -50 morti/anno e una riduzione dei costi sociali di 80 milioni di euro.
Secondo una rilevazione dell’Aci su 264 modelli di 33 case automobilistiche, queste tecnologie sono oggi disponibili solo per una vettura su quattro in commercio, con un aggravio di costi per gli acquirenti che oscilla tra 250 e 3.000 euro in funzione degli equipaggiamenti e dei pacchetti optional, per un esborso complessivo non inferiore a 42.000 euro. Meno del 23 per cento delle auto immatricolate nel terzo trimestre 2013 dispone di almeno un dispositivo eSafety. “Questa scarsa penetrazione nel mercato italiano e la lentezza del ricambio del parco veicolare limitano i benefici di Aeb, Isa e Ldw a sole 118 vite salvate fino al 2020, con una media di 15 ogni anno”, spiega l’Aci.
“Per accelerare l’innalzamento degli standard di sicurezza sulle nostre strade”, dichiara il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, “Aci sollecita le istituzioni europee e italiane a favorire lo sviluppo di una maggiore conoscenza delle tecnologie per la mobilità sicura, prevedendo facilitazioni economiche e fiscali per le auto più sicure al pari di quelle ecologiche e incentivando le compagnie assicurative ad agire sui premi Rc auto a favore dei modelli equipaggiati con le tecnologie più efficaci nella prevenzione degli incidenti stradali. Un contributo fondamentale può arrivare dalla prossima entrata in vigore a livello comunitario di una serie di misure finalizzate alla diffusione dei dispositivi più moderni e innovativi per la sicurezza”.