Confcommercio Sicilia: “L’Europa isola il Sud Italia per favorire la Germania”

“Mentre a Tallin vengono decise le politiche comunitarie in materia di trasporti per il prossimo decennio, la Confcommercio Sicilia si interroga sul futuro del Meridione che, stando così le cose, vedrebbe tagliate fuori dalle principali linee di comunicazione Sicilia e Calabria”. Ad affermarlo è il presidente di Confcommercio Sicilia, Pietro Agen, che sottolinea anche come “la prevista rete europea di trasporto, con lo spostamento dell’asse verso l’Europa dell’Est a tutto vantaggio della Germania e l’eliminazione dell’asse Berlino – Palermo – Catania, metta in una posizione di marginalità il Sud. Il presidente di Confcommercio Sicilia ha organizzato per venerdì 18 ottobre alle 10 nella sede di Confcommercio Catania in via Mandrà 8, un incontro per illustrare la posizione della Federazione regionale in materia di trasporto e le conseguenze devastanti per il Meridione con la rinuncia definitiva al ponte e il declassamento dell’aeroporto di Catania.

5 risposte a “Confcommercio Sicilia: “L’Europa isola il Sud Italia per favorire la Germania”

  1. La Germania ci sta nuovamente fregando? Sbaglio o un ex premier di centrodestra è stato l’unico a non mettersi a novanta di fronte ai crucchi?

  2. Boh, da che mondo è mondo il commercio ha sempre avuto bisogno di vie di comunicazione, le strade hanno fatto la differenza, le ferrovie pure, i ponti sono talmente importanti che il sommo sacerdote romano aveva il titolo di “pontifex”, “colui che fa i ponti”, noi no, noi abbiamo essenzialmente la rete ferroviaria decisa nel 1865, una rete stradale che la fotocopia e che, soprattutto al sud, é incredibilmente maltenuta oltre che strutturalmente insufficiente. Ci sono stati abusi ed esagerazioni nel passato? certamente sì, ma non é un buon motivo per l’immobilismo, poi si dice che il turismo sarebbe il nostro petrolio? Ed il turista come gira? A piedi ? Ed i prodotti ortofrutticoli della Sicilia come li spediamo ? Con le navi ? Le arance non sono climateriche come le banane, e neanche l’altra frutta e verdura. Ah già, potremmo concentrare in sicilia la produzione di mele e patate, così le navi andrebbero bene. Che manica di buffoni ! Non solo i politici, quelli che li eleggono soprattutto.

  3. È da quando l’Italia ha dovuto smantellare aranceti e culture a pomodoro che la Germania e l’Europa in genere penalizzano il sud con il soddisfatto compiacimento dei nostri governi incuranti di aumentare la disoccupazione e il costo degli alimentari. Poi siamo passati alle quote latte, sfasciando un tessuto economico che manteneva un sacco di agricoltori per favorire le grandi truffe.
    Mi sa che i nostri teschi il paese non lo vedono proprio. Un poco di sana autarchia alimentare non sarebbe tanto stupida (se non per i bocconiani rapina e getta) innanzitutto perché torneremo a mangiare cose gustose e non schifezze come aranci provenienti dal polo nord coltivate in serra o latte tedesco inquinato.
    Ma tanto il popolo bue ne sa poco e i soliti noti continueranno a ladrare sul nostro cibo e salute con la solita indifferenza dell’europa. Ma perché non pensate ai vostri “figli” anziché a quelli degli altri??
    Ci penso sempre quando devo votare e spero che altri lo facciano se riescono a distrarsi dal solito, stupido pallone.

  4. Quando leggo di 21 arresti nel porto di Palermo, dell’inefficienza dei porti italiani in generale, riesco a capire anche lo spostamento degli assi. E qui l’euro non c’entra proprio!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *