Benzina, spariti i cartelli con i prezzi. Altroconsumo: “Si risparmiava”

Erano stati annunciati come una rivoluzione per permettere agli automobilisti di evitare le possibili truffe alle stazioni di servizio o, quantomeno, di evitare di pagare più per il pieno di benzina, ma i cartelli elettronici sulle autostrade con i prezzi dei carburanti non sono mai decollati. Anzi proprio nei mesi delle vacanze, sui totem verdi a lato delle autostrade si sono letti tanti “N.P.” ossia “Non pervenuto” e pochissimi prezzi con l’indicazione della distanza e della marca della stazione.

E pensare che con le indicazioni dei prezzi Altroconsumo aveva stimato un possibile risparmio del 5 per cento sulla benzina e circa il 4 per cento sul diesel. Michele Cavuoti, responsabile delle indagini di Altroconsumo, ha spiegato: “Noi sosteniamo da anni l’utilità dei benza-cartelloni, perché sono uno dei modi migliori non solo per risparmiare, ma anche per incentivare la concorrenza. Il problema è che da noi c’è una forte resistenza. I distributori, pochi, che comunicano i prezzi sono spesso i più convenienti, ma questo il consumatore non lo può sapere”. I cartelloni dei prezzi della benzina sono previsti dalla legge delle liberalizzazioni del 2007. I due decreti del 2013 sulla trasparenza hanno cambiato poco. Dal 2007 a oggi, peraltro, nessun distributore è stato sanzionato per non aver fornito il prezzo dei carburanti. Già nel 2007 il monitoraggio di Altroconsumo aveva evidenziato che  5 pannelli sui 9 installati non funzionavano. A distanza di anni la situazione è peggiorata: su 20 cartelloni, 5 sono spenti e 14 incompleti.