Camion a Milano, arriva il ticket d’ingresso. La Fai: “Solo questione di cassa”

I camion che dovranno entrare a Milano saranno obbligati a pagare un ticket. Lo prevede un progetto del Comune che ha già mandato su tutte le furie gli autotrasportatori. A cominciare da Angelo Sirtori, presidente di Fai Milano, che ha parlato di “logica da caselli del dazio vecchia di due secoli”. “È solo una questione di cassa”, ha detto a Il Giornale, “l’importante è pagare il ticket o le multe, l’assessore Maran si candida al ruolo di esattore; il nostro parco veicoli non è vecchio e sono sicuro che inquini meno degli autobus Atm”.

“La città”, spiega Il Giornale (clicca qui per leggere tutto l’articolo), “verrà cinturata da una nuova zona di controllo dopo Area C; 106 telecamere sul confine di Milano e all’uscita dalle tangenziali, sulle arterie più battute dal traffico come viale Forlanini, Fulvio Testi, via Ripamonti e Gallarate. I primi varchi saranno 20 e serviranno per lo studio della mobilità milanese, per capire nel dettaglio quanti mezzi pesanti circolino e quanto tempo restino attivi ogni giorno. Infatti il tragitto di ogni camion sarà controllato con sistemi radio o Gps e bollini di riconoscimento che definiranno quanto il mezzo sia vecchio e inquinante. La prima fase del progetto partirà questo autunno con la gara d’appalto per l’acquisto delle telecamere, ma l’evoluzione finale sarà una chiusura del traffico con divieti di circolazione e il pagamento del ticket”. Inoltre, spiega Angelo Sirtori, “non sarà facile coordinare i bollini, i sistemi Gps e i ticket per i mezzi che arrivano a Milano da tutta Europa, questo è un provvedimento punitivo per le attività d’impresa”.