Andare sulle autostrade svizzere è stato gratuito fino alla fine del secolo scorso. Poi è stata introdotta una “vignetta”, come succede in altre nazioni: Si pagano 40 franchi (circa 30 euro) all’anno per un adesivo da posizionare sul parabrezza. Ora c’è chi propone di elevare la cifra fino a 100 franchi all’anno (circa 75 euro) e sapete cosa ha deciso il governo elvetico? Ebbene saranno gli stessi cittadini svizzeri a decidere l’importo tra i 40 e i 100 franchi. Per il prossimo 24 novembre, infatti, è stato fissato il referendum in cui la popolazione elvetica dovrà dire la sua rispetto all’aumento deciso dalle Camere rossocrociate qualche mese fa e che dovrebbe scattare nel 2015. Da qui al prossimo autunno si annuncia una bella battaglia, perché comunque la Svizzera non è l’Italia, dove è fin troppo facile prevedere che il 100 per cento della gente sarebbe contraria a eventuali aumenti, e quindi nella vicina Confederazione ci potrebbe essere anche un risultato che confermerebbe l’aumento. Il fronte dei contrari ha raccolto finora quasi 106mila firme, più del doppio di quelle che servono per poter organizzare un referendum. E tra i contrari c’è il Touring Club elvetico, che alza la voce su questo fronte. La contestazione è tecnica: in Svizzera, infatti, quando si vuol fare un aumento delle tasse, questo deve essere giustificato.”Ogni anno dagli automobilisti elvetici arrivano in tasse 9 miliardi di franchi, che prendono molte strade”, ha spiegato il portavoce del Touring Renato Gazzola al Corriere di Como, “dalla gestione degli stipendi dell’amministrazione, ai trasporti pubblici e al risanamento ambientale. L’aumento della vignetta è stato giustificato dal fatto che dai cantoni sono stati acquisiti 389 chilometri di strade e si deve pagare la loro manutenzione. Ma noi pensiamo che gli automobilisti stiano già ampiamente contribuendo. Per questo chiediamo che ci sia una gestione differente dei loro soldi”.