A volte la popolazione svizzera stupisce per la capacità di trovare soluzioni poco convenzionali a problemi decisamente concreti. A Zurigo, per esempio, c’era un quartiere invaso dalle prostitute provenienti da Paesi dell’Est. Così è stato deciso di trasferire le lucciole in una sorta di drive-in del sesso alla periferia della città. In un’area industriale demaniale le prostitute potranno ricevere i clienti e consumare i rapporti nelle auto degli stessi clienti all’interno di appositi box.
L’amministrazione pubblica, dopo l’approvazione del consiglio comunale di Zurigo, ha stanziato 2,4 milioni di franchi svizzeri sul progetto, ossia circa 2 milioni di euro. Michael Herzig, del dipartimento cittadino del welfare, spiega: “La grande differenza rispetto a ora è che sposteremo la prostituzione in uno spazio privato, e avremo la possibilità di stabilire delle regole ben precise. Le donne inoltre saranno maggiormente tutelate da eventuali violenze, e faranno affari migliori” dice ancora Herzig. Le prostitute che utilizzeranno i box dovranno avere un’assicurazione medica e comprare una licenza. Inoltre dovranno pagare una sorta di affitto per ogni notte passata nel drive-in del sesso.