Le moto del futuro avranno l’Abs o il sistema di frenata integrale. Saranno più sicure e inquineranno meno di oggi. Il consiglio dei ministri Ue ha infatti dato il via libera definitivo alle nuove norme per i motocicli e gli altri veicoli leggeri in materia di sicurezza e riduzione delle emissioni inquinanti. Le nuove disposizioni contenute nel regolamento approvato lunedì 10 dicembre entreranno in vigore a partire dal primo gennaio 2016. Per aumentare la sicurezza dei motoveicoli (coinvolti nel 16 per cento degli incidenti mortali, pur rappresentando appena il 2 per cento dell’intero parco circolante in Europa) le nuove regole impongono l’obbligo di Abs per le cilindrate superiori ai 125 cc o il più economico sistema di frenata integrale (Cbs), che potrà essere adattato ai mezzi meno potenti (sotto i 125 cc), scooter inclusi.
Ma l’Abs potrebbe essere montato anche sulle moto più piccole. Entro il 2019 la Commissione europea dovrà infatti presentare un’analisi costi-efficacia proprio allo scopo di estendere l’obbligatorietà dell’Abs anche alle due ruote con cilindrate inferiori ai 125 cc. Novità anche per quanto riguarda le emissioni inquinanti dei motoveicoli, compresi quad e minicar. Lo standard Euro 4 sarà esteso alle moto dal 2016 e ai ciclomotori dal 2017. Lo standard Euro 5 diventerà invece obbligatorio per tutti i veicoli a due e tre ruote dal 2020. Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea responsabile per l’industria, ha espresso soddisfazione per la decisione del Consiglio di adottare “la nostra proposta di miglioramento della sicurezza per quest’ampia gamma di veicoli leggeri. La nuova normativa”, ha osservato, “semplificherà la legislazione Ue” consentendo tra l’altro di ridurre “le spese e gli oneri amministrativi per l’intero settore. Risulterà inoltre considerevolmente migliorata la sicurezza di questi veicoli e si ridurranno le emissioni nocive”.