Era riuscito a farsi togliere sei multe. Facile, perché lui, un viceprefetto di Torino, aveva presentato ricorso e l’aveva esaminato, decidendo, guarda caso, che quelle multe erano da eliminare. Ora l’uomo ha deciso di patteggiare una pena di quattro mesi e si è impegnato a dare in beneficenza l’equivalente delle multe che si era tolto da solo, circa 800 euro.
“Secondo l’accusa”, spiega l’Adnkronos, “sostenuta dal pm Andrea Padalino, il 53enne aveva accolto i ricorsi, da lui stesso presentati, per delle contravvenzioni fattegli mentre si trovava alla guida perché trovato al telefono cellulare o senza il libretto di circolazione. Sei gli episodi contestati”. L’uomo è stato anche accusato di falso, perché aveva dichiarato che stava andando in ufficio per motivi urgenti di servizio. Una giustificazione smentita dallo stesso prefetto. “Lui ha sempre sostenuto di non aver fatto nulla di illegittimo e di aver trattato i propri ricorsi con gli stessi criteri usati per gli altri cittadini”, si legge su adnkronos.com (clicca qui).