In caso di incidenti tra utilitarie e veicoli di maggiori dimensioni, sono le prime ad avere la peggio. Lo confermano gli ultimi crash test Adac. Con un’eccezione: Smart fortwo è l’unica che nello scontro tra Davide e Golia è in grado di evitare lesioni mortali causate da eccessive sollecitazioni a carico del torace. I crash test EuroNcap simulano uno scontro frontale tra due veicoli di uguale peso. Adac, invece, ha ideato un test che prevede lo scontro di quattro modelli più piccoli contro una barriera del peso di un veicolo di classe media. Secondo i dati dell’Adac, infatti, nella realtà gli incidenti avvengono prevalentemente tra mezzi di diverso peso e nella maggior parte dei casi si tratta di collisioni laterali.
Senza appello il risultato dei crash test: sulle utilitarie lesioni mortali al torace sono la norma. Soltanto Smart fortwo è risultata in grado di proteggere il guidatore da questo tipo di lesioni, pur essendo la vettura più piccola e più leggera a prendere parte al test.
L’Adac riconduce risultati tanto inquietanti al fatto che i veicoli più piccoli sono dotati di una zona di deformazione più corta, in grado di assorbire troppa poca energia e, in caso di incidente, le forze d’urto spesso non vengono distribuite sui componenti preposti al relativo assorbimento.
Smart fortwo deve il buon punteggio ottenuto a una concezione strutturale innovativa, frutto di studi condotti da Mercedes-Benz Cars su casistiche reali e non unicamente incentrato sulla conformità alle direttive Ue o alla legislazione americana. Già in fase di progettazione, infatti, per Smart fortwo era stata valutata la possibilità di collisioni con altri veicoli in diverse circostanze. Mercedes-Benz Cars sviluppa sistemi di ritenuta e di protezione degli occupanti per tutti i propri veicoli che soddisfano severi standard interni, spesso, decisamente superiori a quelli imposti dalla legge.
Ma Smart fortwo non è una garanzia solo per chi la guida: grazie al peso ridotto, in caso si incidente limita anche i possibili danni all’altro veicolo coinvolto.
Credits: Mercedes-Benz