L’Ecobonus per il trasporto è illecito? L’Europa è pronta a bloccare l’erogazione

“Cari amici, colleghi e soci, mi sento di esternarvi il mio stato di quasi lutto in quanto ritengo sia stata uccisa la nostra passione professionale. Quello che oggi mi è stato comunicato in merito all’apertura di un’indagine formale sull’Ecobonus da parte della Commissione europea, potrebbe presto corrispondere alla morte di tante aziende e di tante famiglie che con sacrificio e dedizione hanno operato in Sicilia per servire committenti avari e disinteressati al nostro futuro”. Si apre con queste tristissime parole la lettera che Giovanni Agrillo, presidente regionale della Fai Sicilia ha scritto ai propri associati dopo aver appreso la notizia che  la Commissione europea considera aiuto di Stato il contributo per il trasporto combinato strada-mare relativo agli anni 2010 e 2011. e che dunque  l’ecobonus rischia di essere cancellato perché considerato illecito. “Presentatoci come ghiotto boccone e strumento di crescita, l’Ecobonus, a oggi si sta rivelando di fatto lo strumento che potrebbe con molta probabilità decretare la morte di numerose aziende. Mi sento profondamente tradito da un sistema politico che ci ha drogati, illusi e poi abbandonati”, è l’amarissima considerazione. “Negli ultimi due anni, l’impegno della nostra federazione siciliana, da parte di tutti i suoi componenti, è stato in larga parte speso per garantire il proseguo di questi finanziamenti. Per tanto, ciò significa che un enorme lavoro potrebbe andare vanificato in quanto, per le informazioni quest’oggi acquisite, risulta in evidente difficoltà lo sblocco immediato delle suddette risorse. L’impegno che l’associazione si prende sin da subito è quello di continuare un’assidua battaglia per l’ottenimento di detti contributi. Sarà indispensabile unire le forze e condividere ogni mossa per dimostrare la nostra forza. Io personalmente, i vice presidenti, il segretario e i consiglieri saremo a disposizione sin da subito, agosto compreso, per ricevere i vostri suggerimenti in modo da condividere azioni da intraprendere a breve. Vi terremo informati sull’evolversi della situazione e nel frattempo raccomandiamo di non demordere e non perdere le speranze. Un augurio di buon lavoro”.