Il porto di Catania è in balia dei ladri e il numero di furti di merci sui tir in transito nello scalo siciliano è in vertiginoso aumento. E tutto questo per l’assenza di controlli ai varchi di ingresso e di uscita dello scalo. Gli autotrasportatori siciliani sono preoccupati e chiedono un immediato intervento del prefetto anche perché i continui furti oltre a danneggiare gravemente le aziende stanno minando anche rapporti con le compagnie assicurative che, in molti casi, decidono, per non corrispondere le indennità, di rescindere le polizze. È questo l’allarme che i rappresentanti della Fai, Federazione autotrasportatori italiani, Sicilia hanno lanciato al prefetto di Catania con una lettera nella quale si chiede “la convocazione di un tavolo tra tutti gli operatori che operano nel porto di Catania e le istituzioni interessate per fronteggiare l’emergenza furti nello scalo”. “Gli autotrasportatori siciliani sono molto preoccupati per il vertiginoso aumento di tali episodi”, si legge nel testo, “che continuano ad avvenire ancora oggi nonostante i nostri pressanti e accorati appelli alle forze dell’ordine e alle autorità competenti per ottenere controlli ai varchi”. Controlli che, sottolineano i rappresentanti dell’associazione di autotrasportatori, non avvengono, come testimoniano anche diverse fotografie scattate proprio per documentare l’assenza di controlli ai varchi di ingresso e di uscita dello scalo. “I semirimorchi prelevati dai piazzali portuali non sono soggetti ad alcuna verifica prima di lasciare il porto”, conclude l’ennesimo appello, “è una situazione incresciosa che va affrontata e risolta perché preoccupa anche il mondo industriale siciliano e non solo”.