I responsabili del Coordinamento interprovinciale Fai Campania Lazio si sono costituiti in giudizio davanti al Tar,il Tribunale regionale amministrativo del Lazio, per difendere in via legislativa i principi della legge sui costi minimi per la sicurezza. Ad annunciare l’importante decisione, prima in assoluto in Italia, è stato il responsabile del Coordinamento, Angelo Iorio, con una lettera inviata agli associati. Ecco il testo. “Gentili colleghi, in occasione del pronunciamento del 28 giugno del Tar in merito ai costi minimi di sicurezza nell’autotrasporto merci, mi sembra opportuno fare delle considerazioni sull’evoluzione che ha subito questa vertenza. Oggi ci troviamo ad affrontare un importante novità: insieme ai committenti anche l’Antitrust si è presentato come soggetto attivo per il giudizio di legittimità dei costi minimi di sicurezza e questa circostanza rende ancora più impegnativo e importante il risultato della sentenza. Infatti, se prima il pronunciamento del Tar riguardava unicamente la validità amministrativa delle delibere, oggi, con questo orientamento, si potrebbero mettere in discussioni la salvaguardia dei principi di corretta concorrenza. Ci tengo a precisare che questa norma è perfettamente tutelata dai principi dell’Unione Europea sanciti in molteplici sentenze, dobbiamo solo aspettarci che la sicurezza stradale e sociale venga condivisa e difesa. Oppure dovremo partecipare al fianco delle vittime della strada a ogni processo per portare in giudizio i veri responsabili: i committenti che, a difesa dei lori interessi economici, invocano un principio di concorrenza al massacro, fatto di sconti ed efficienze. Inoltre vi invito a fare una riflessione; ancora una volta la committenza ci dimostra che la direzione intrapresa con i costi minimi di sicurezza è quella giusta, in nessun caso si era visto un accanimento così severo per un provvedimento; ovviamente, la consapevolezza di dover rispettare la sicurezza stradale e sociale spaventa chi è abituato a fare bilancio con i nostri soldi. Alla luce di quanto detto, mentre tanti discutono e accusano e inventano strane soluzioni, il Coordinamento interprovinciale Fai Campania Lazio si è costituito in giudizio davanti al Tar per difendere in via legislativa i principi di questa legge; vi sottolineo che siamo l’unica associazione che, attraverso un importante investimento di risorse umane ed economiche, ha deciso concretamente di fare battaglia alla committenza e difendere gli interessi della categoria. La difesa dei nostri interessi molte volte avviene con i camion fermi, altre volte si fa nei tribunali e tante volte si deve fare in Europa. Il mondo è cambiato e le nostre difficoltà si sono raddoppiate per questo anche la politica dell’associazione matura e cresce, diversamente ci troveremo a spegnere gli incendi con i secchi d’acqua. Questi sono fatti concreti e non chiacchiere della domenica. La norma deve essere perfezionata e potenziata per permettere in maniera preventiva il rispetto integrale da parte dei committenti, ma ognuno deve fare la sua parte. L’associazione va in tribunale a difendere la legge, noi non scendiamo a compromessi con chi quotidianamente cerca di mortificare il nostro lavoro e i sacrifici di tutte le nostre famiglie”.