In città si viaggia a 15 chilometri all’ora, la stessa velocità della fine del 1700

I numeri sono impressionanti. E vale poco ricordare l’antico detto “chi va piano va sano e va lontano”. Perché l’Italia che si muove sulle strade della città in realtà va pianissimo. È quasi ferma, tanto che la velocità media nei centri urbani italiani è vicina a quella raggiunta alla fine del 1700: oscilla intorno ai 15 km/h e scende fino a 7-8 km/h nelle ore di punta. È quanto afferma il Libro bianco sui Trasporti e le Infrastrutture presentato da Confcommercio che nel capitolo “Il Bel Paese congestionato” spiega che si tratta di uno dei sintomi più macroscopici del congestionamento delle reti urbane e metropolitane italiane.

Tra gli indicatori maggiormente utilizzati per misurare la congestione ci sono l’accessibilità, che analizza il modo in cui i singoli nodi (come i centri urbani) sono collegati alla rete nel suo complesso, e la connettività, che esamina gli spostamenti all’interno delle aree designate dai singoli nodi.
La connettività media nelle province italiane evidenzia decrementi medi che oscillano tra il 20 e il 30 per cento, con trend di peggioramento medio nel decennio di osservazione (2001-2010) del 2,5 per cento all’anno in termini relativi; l’accessibilità ha fatto segnare nello stesso periodo un calo costante in tutte le regioni italiane: dal 19,4 per cento perso in Abruzzo (massima performance negativa) all’1,5 per cento perso in Sicilia. La media nazionale evidenzia un peggioramento del 15 per cento, che appare particolarmente grave se rapportato ai trend positivi registrati invece tra i principali competitor europei, Germania in primis.