In un anno benzina più cara del 20,9 per cento. È l’aumento più alto dal 1983

La benzina costa il 20,9 per cento in più rispetto a un anno fa. Lo rileva l’Istat che ha reso noti i dati dell’inflazione di aprile. Il prezzo della verde ha registrato una forte accelerazione rispetto al +18,6 per cento di marzo, mentre su base mensile la crescita è stata del 3,2 per cento. Quello di aprile è il rialzo tendenziale più alto addirittura da maggio 1983. Stessa solfa per il diesel, che segna un rialzo su base mensile dello 0,9 per cento e ad aprile cresce su base annua del 20,5 per cento (dal 22,5 per cento di marzo). 

Ad aprile un rincaro congiunturale marcato si registra per il prezzo del Gpl (+4,4 per cento), il cui tasso di variazione tendenziale accelera ulteriormente e sale al 12,5 per cento (dal 7,7 per cento di marzo).
La situazione, fortunatamente, sembra essere leggermente migliorata a maggio, con prezzi alla pompa in calo. Come spiega Staffetta Quotidiana, la media ponderata nazionale dei prezzi della verde tra le diverse compagnie in modalità servito lunedì mattina è scesa a 1,827 euro/litro (-0,2 centesimi). Invariato il gasolio a 1,737 euro/litro. Gpl Eni fermo a 0,809 euro/litro, mentre è in deciso calo il prezzo del metano, a 0,960 euro/kg (-0,8 centesimi).
Stando alla consueta rilevazione della Staffetta Quotidiana, tra venerdì e lunedì hanno messo mano ai listini due compagnie: Esso, con un ribasso di 0,9 centesimi sulla benzina (1,838 euro/litro) e Tamoil, che ha ridotto il prezzo della verde di 0,5 centesimi (1,835 euro/litro). Clicca qui per vedere i prezzi compagnia per compagnia.