Le auto si vendono sempre più utilizzando Internet. Lo sconfinato mondo della rete è decisamente importante per un settore che in questo periodo sta vivendo una profonda crisi. Una crisi che potrebbe essere superata proprio grazie al web. Di questo si è parlato a “Internet Motors”, un evento interamente dedicato all’attuale status del settore automotive in Internet e promosso da società specializzate in questo particolare ambito all’Hotel Principe di Savoia di Milano.
L’appuntamento milanese ha visto la partecipazione di oltre 720 iscritti e ha ospitato gli interventi di numerosi speaker d’eccezione: sul palco della sala si sono alternati Tommaso Bortolomiol (Quintegia), Luca Andreose (sophus3), Marco Marlia (DriveK), Vincenzo Bozzo (Autoscout24), Fabio Galetto (Google), Alessandro Lago (OmniAuto), Marilda Qerimi (Automobile.it) e Mattew Watkins (WatkinsMedia) che hanno affrontato numerosi temi caldi legati al rapporto tra internet e automotive.
Gli interventi hanno spaziato dai cambiamenti vissuti dal sistema distributivo in questo periodo di crisi, all’analisi del traffico dei siti ufficiali automotive in Italia, dalla necessità di adattare il mix pubblicitario alle nuove abitudini dei consumatori, alle cosiddette “video e mobile strategy”, diventate asset fondamentali per conquistare i clienti. E ancora, dal Lead (ovvero la richiesta di contatto attraverso Internet) come elemento centrale per il marketing automotive, all’importanza informativa del web utilizzato da un numero sempre crescente di “automobilisti navigatori”, dal bisogno di espandere i confini del business a livello europeo attraverso i portali di annunci e di sfruttare le potenzialità della piattaforma “Mobile”, all’importanza dell’esempio fornito da un mercato, quello americano, che ha superato la crisi e da tempo utilizza il web come risorsa fondamentale per la vendita delle vetture.