Il 64 per cento degli italiani usa la cintura di sicurezza. Una percentuale che non si discosta di molto da quella degli ultimi anni, ma che rappresenta un deciso cambiamento rispetto al 2000, quando solo il 28 per cento dei guidatori indossava le cinture. Un dato in ogni caso in calo rispetto a quello del 2003, quando con l’introduzione della patente a punti si raggiunse il picco del 70 per cento. Sono alcune delle stime emerse dal Rapporto dell’Osservatorio nazionale sull’uso dei dispositivi di sicurezza stradale in Italia relativo al periodo 2009-2011 presentato a Roma dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Mario Ciaccia.
Diversi i comportamenti nelle varie zone d’Italia. Le cinture di sicurezza si usano di più a Nord (78 per cento) rispetto al Centro (66 per cento) e al Sud e le isole, dove solamente il 45 per cento degli automobilisti le utilizzano. La differenza tra Nord e Sud è netta anche per quanto riguarda il casco per i motociclisti. Sono “moltissime le zone d’ombra nel Meridione”, si legge in una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, “soprattutto in alcune aree metropolitane e in diversi centri minori, rispetto a una media nazionale di utenti che a oggi utilizzano il casco stimata in circa il 90 per cento”.
“Nel periodo 2001-2010 il nostro Paese ha fatto registrare una costante e importante flessione dell’incidentalità stradale che ha permesso di raggiungere un risultato complessivo di riduzione della mortalità del 42,4 per cento, in linea con la media europea e vicino all’obiettivo del 50 per cento fissato dall’Ue”, ha sottolineato il viceministro Ciaccia. “Non dobbiamo però abbassare la guardia. Il governo è infatti impegnato a intensificare e ampliare al massimo le azioni di controllo, formazione, informazione ed educazione finalizzate a incrementare la consapevolezza dei rischi connessi con la circolazione stradale, la sensibilità degli utenti all’utilizzo dei dispositivi di sicurezza e, più in generale, al rispetto delle regole, che rappresenta sempre un importante segnale di civiltà”.