“Io ho l’incarico di fare il ponte. Mi rimetto a quello che decide il governo, ma naturalmente sarei più contento di farlo”. Fa discutere la dichiarazione dell’amministratore unico della Stretto spa, Pietro Ciucci (nonché amministratore unico dell’Anas), rilasciata nei giorni scorsi. Tra un mese il governo Monti dovrebbe infatti decidere sulla grande opera che potrebbe unire la Calabria e la Sicilia. In un clima di tagli generali in pochi credono però ancora nel ponte.
Di recente il viceministro alle infrastrutture, Mario Caccia, ha ricordato che l’opera è oggetto di studio e serve un approfondimento nel quadro delle compatibilità delle risorse finanziarie del Paese visto che non c’è il concorso Ue. Il sottosegretario ha anche annunciato che sulla mega-opera una decisione definitiva verrà presa entro un mese, sottolineando però che il Ponte non è tra le priorità, che sono invece i cosiddetti “corridoi” indicati dall’Unione Europea, e che si aspetta il parere del Ministero dell’ambiente. Per l’opera intanto sono già stati investiti 300 milioni di euro.