Se cercate la crisi dell’auto non andate in Svizzera, dove nel 2011 si è registrato un picco di vendite di veicoli grazie ai prezzi in discesa: lo scorso anno infatti sono stati venduti 1,1 milioni di veicoli. Il 4,7 per cento in più rispetto al 2010. “Non accadeva da 13 anni”, commenta sul Corriere del Ticino l’Unione professionale svizzera. Le vetture nuove vendute sono state 319mila, in crescita su un anno dell’8,4 per cento. Per i veicoli usati, si è assistito a un incremento del 3,5 per cento a 802mila unità.Secondo gli esperti l’aumento delle vendite non sarebbe dovuto però a un reale boom economico del Paese rossocrociato, bensì per una compressione dei margini. Il franco svizzero, moneta della Confederazione elvetica, è infatti sempre più forte rispetto all’euro e al dollaro. Non avendo la Svizzera una propria casa automobilistica di bandiera, tutti i suoi veicoli derivano da importazioni e così si è assistito al calo dei prezzi. I venditori hanno inoltre fatto ricorso a premi speciali e ulteriori ribassi per allettare i compratori. In media, i prezzi per le auto nuove sono scesi del 15 per cento. Per le auto d’occasione, dove naturalmente l’effetto franco-forte non ha alcun valore, i venditori hanno dovuto accontentarsi di entrate chiaramente inferiori.