“Dal 23 al 27 gennaio non ci sarà nessun blocco nazionale dei tir, ma semplicemente un’azione di protesta organizzata da un’associazione di categoria minore, che rappresenta una bassissima percentuale di autotrasportatori, mentre le 10 più importanti federazioni nazionali hanno ribadito la sospensione della protesta. E questo dopo che il Governo non solo ha assunto importantissimi impegni ma ha già trasformato alcuni di quegli impegni in fatti concreti, approvando, all’interno del decreto legge in materia di infrastrutture e trasporti, la disposizione per il recupero trimestrale delle accise e approvando il testo condiviso del decreto per l’applicazione delle sanzioni dell’articolo 83 bis sui costi di sicurezza, che diventerà ufficiale nella prossima settimana”.
Ad affermarlo è Pasquale Russo, segretario nazionale di Unatras. “I responsabili di Trasportounito hanno dichiarato che non esistono le condizioni per sospendere il fermo nazionale dei servizi proclamato dal 23 al 27 gennaio, ma è bene che la gente sappia che quell’associazione rappresenta solo una piccolissima parte del mondo dell’autotrasporto e che è dunque assolutamente fuorviante parlare di fermo nazionale. Sarebbe come se a uno sciopero non aderissero Cgil, Cisl e Uil… “