Non sarà più la regina mondiale delle auto. Dopo tre anni di dominio, Toyota si prepara infatti a cedere lo scettro a General Motors oppure a Volkswagen. Come riporta il Wall Street Journal, la casa automobilistica giapponese prevede di chiudere l’anno in corso con vendite in calo del 6 per cento a 7,90 milioni di unità, per poi tornare a correre nel 2012 con vendite in aumento del 20 per cento grazie al ritorno alla normalità della produzione, ai nuovi modelli e alla ripresa dei mercati emergenti dopo i disastri in Giappone e in Thailandia.
General Motors, invece, ha chiuso i primi nove mesi dell’anno con vendite per 6,79 milioni di auto, il 9,2 per cento in più rispetto al 2010: se manterrà lo stesso tasso di crescita, Gm potrebbe chiudere il 2011 con oltre 9 milioni di auto vendute. Ma per la leadership mondiale è in corsa anche Volkswagen. Nei primi 11 mesi dell’anno la casa tedesca ha infatti venduto 7,51 milioni di auto, il 14 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La casa tedesca stima di chiudere il 2011 con oltre 8 milioni di auto.
Il 2011 è stato un anno da dimenticare per Toyota che prevede un forte recupero delle vendite nel 2012, con una crescita del 20 per cento a 8,48 milioni di auto. “Ma restano dubbi sul fatto che, nonostante questo balzo, la casa nipponica possa riconquistare la corona di regina il prossimo anno”, evidenzia il Wall Street Journal. Il tasso di cambio dello yen e la crescente concorrenza potrebbero infatti pesare su Toyota, come osservato dall’agenzia internazionale di rating Moody’s, che ha rivisto al ribasso le prospettive della casa automobilistica a ‘negative’ da ‘stabili’. “I significativi venti contrari causati dallo yen forte aggravano le sfide che Toyota deve affrontare per riguadagnare”, afferma Moody’s, “la propria posizione di mercato e tornare a un’adeguata redditività”. La perdita dello scettro di regina del mondo 2011 arriva al termine di due anni difficili per Toyota. Nel 2011, infatti, la casa automobilistica ha risentito del terremoto e dello tsunami in Giappone e delle inondazioni in Thailandia. L’anno precedente Toyota era stata colpita dal maxi-richiamo a livello globale.