Quali sono le auto trasformabili in autocarro? Ecco i modelli della Suzuki

Negli anni Ottanta, quando esplose la prima moda dei fuoristrada (e quella del superbollo), chi non era particolarmente ricco ma non voleva rinunciare ai jepponi, spesso ricorreva a un espediente: omologava l’auto come un autocarro. Però si dovevano eliminare i sedili posteriori e mettere una grata di ferro a dividere la zona del carico dalle persone. L’obbligo è cessato grazie a una direttiva europea del 2007 e così da allora è possibile omologare come autocarro non più solo furgoni, fuoristrada e station wagon, ma anche berline e monovolume. 

Per essere autocarro un’auto deve avere l’omologazione N1 (veicoli per trasporto merci con una massa non superiore ai 35 quintali), mentre le macchine per trasporto persone sono nella categoria M1. Perché può essere conveniente avere un’auto omologata autocarro? Per il bollo ridotto, per la detraibilità dell’Iva fino al 100% (per utilizzo esclusivo per lavoro) o del 40% per l’utilizzo promiscuo. Si possono dedurre fino al 100% o al 40% pure le spese di impiego, a patto che l’autocarro non sia affidato a dipendenti. Cerchiamo quindi di esplorare questo mondo e di rispondere alle domande che molti si pongono in un momento di crisi come l’attuale in cui la parola d’ordine è risparmiare anche sull’auto. Vi presentiamo anche una breve guida all’acquisto a puntate. Iniziamo con un brand che ha fatto la sua fortuna proprio con i fuoristrada, come Suzuki. Sono tre i modelli che possono essere trasformati in autocarro solo dopo aver targato il veicolo come autovettura: la Grand Vitara sia 5 sia 3 porte, il popolarissimo suv compatto con trazione integrale permanente, differenziale bloccabile e cambio con riduttore che parte da circa 23mila euro. La SX4, uno Sport X-over per le 4 stagioni, disponibile nella versione 4×4. Auto compatta e sportiva  con un prezzo da circa 14mila euro. La Jimmy (nella foto), con prezzi da circa 16mila euro. Un piccolo fuoristrada capace di districarsi brillantemente in mezzo al traffico cittadino, ma pure di affrontare l’avventura e i percorsi in mezzo alla natura. (1. continua…)

Credits: Suzuki