Le auto costeranno 500 euro in più per effetto dell’aumento dell’Iva previsto dalla manovra Monti. “Un ulteriore aumento dell’Iva dal 21 al 23 per cento, dal secondo semestre 2012, comporterebbe un surplus medio di quasi 500 euro per ogni auto acquistata, e di circa 700 tenendo conto anche del punto percentuale varato dal Governo Berlusconi”, spiega il presidente di Federauto, Filippo Pavan Bernacchi. Il presidente dell’associazione che riunisce i concessionari presenti sul territorio nazionale precisa che “i concessionari italiani faranno la propria parte per salvare il Paese”, a patto però “che venga posto un freno alla feroce aggressione verso il settore dell’automotive”.
Per Pavan Bernacchi, il previsto aumento dell’Iva “è l’esatto contrario di ciò che si dovrebbe fare per rilanciare lo sviluppo di un comparto fondamentale per il Paese, che occupa 1.200.000 addetti tra diretti e indotto e investe 2 miliardi di euro”. Pavan Bernacchi suggerisce al Governo anche alcune “misure compensative” che potrebbero essere adottate. “Come un immediato programma pluriennale volto al rinnovo di un parco circolante tra i più vecchi d’Europa. Ciò permetterebbe di garantire la vendita di centinaia di migliaia di auto in più, a costo zero per le casse dello Stato. Questo tenuto conto che, da nostri studi, per ogni vettura venduta l’Erario beneficia in media di 5.000 euro, senza contare i vantaggi in termini di occupazione, sicurezza e ambiente”.