È l’auto elettrica più piccola del mondo, ma nessun essere vivente ci può salire

Ci sono delle scoperte, sicuramente sensazionali, ma di cui, almeno al momento, è difficile ai più comprenderne la reale portata. È questo il caso dell’auto elettrica più piccola del mondo. Piccola come una Smart? Come una city car? No, molto più piccola. Si tratta di un veicolo che alla voce dimensioni totali segna 1 nanometro e il nome dell’unità di misura non inganni: neppure un nano vi può salire perché si tratta di un’entità 60mila volte più piccola di un capello umano. La nano-auto, spinta da elettroni, è stata messa a punto da scienziati svizzeri e olandesi. Si tratta di un’unica molecola, alla quale sono collegate 4 “ruote” meglio definiti “rotori”. A spostarla, l’energia degli elettroni. 

Ogni rotore della nano-car è composto solo da pochi atomi, aggregati al corpo della vettura, cioè alla molecola principale, da doppi legami di carbonio. Posta su una superficie di rame, la vettura si sposta grazie a un minimo di energia.
“Gli scienziati, senza venire in contatto con il minuscolo autoveicolo”, si legge sul portale notiziefresche.info, “possono dirigere i suoi movimenti inviando energia su di esso grazie ad un microtelescopio. Il problema è che la nano-car, almeno per ora, si sposta molto lentamente e i “consumi” non sono ottimali. Per spostarsi di sei nanometri (6 miliardesimi di metro) ci sono voluti dieci impulsi elettrici. Il senso della ricerca guidata dal professor Ben Feringa, dell’Università di Groningen e da Tibor Kudernac dell’Università di Twente, è quello di realizzare nuovi strumenti per l’utilizzo in campo medico. Una applicazione della robotica e della nano-ingegneria nella scienza medica. Molto ancora c’è da lavorare, per far sì che le molecole siano in grado di muoversi in condizioni ambientali normali. La nano-car realizzata fino ad ora, infatti, può effettuare spostamenti solo in particolari condizioni: movimento nel vuoto e temperatura inferiore ai 266°”.
La corsa all’auto elettrica insomma può avere anche risvolti al momento bizzarri.