Le strade sono più sicure, ma i pedoni rischiano sempre la vita. Negli ultimi 10 anni in Italia sono diminuiti gli incidenti stradali (-19,6 per cento), ma sono aumentati gli investimenti dei pedoni (+1,4 per cento). Dati preoccupanti, visto che dal 2001 al 2010 ci sono stati oltre 8.000 morti e 205mila feriti tra quelli che vengono considerati gli utenti più vulnerabili della strada. Il peso percentuale degli investimenti sul totale degli incidenti stradali è in aumento: dal 7,2 per cento del 2001 al 9,1 per cento del 2010. I numeri sono stati illustrati a Roma dall’Automobile Club d’Italia in apertura del workshop sulla sicurezza dei pedoni, durante il quale è stato presentato un manuale dal titolo “Linee Guida per la progettazione degli attraversamenti pedonali” (clicca qui per scaricare il manuale completo).
Il manuale è frutto dell’esperienza dell’Aci come promotore e capofila nell’EPCA-EuroTEST, il programma internazionale per la sicurezza dei pedoni che coinvolge 18 Automobile Club di 17 Paesi. Dal 2007 a oggi, EPCA ha testato oltre 800 attraversamenti di 46 città in 22 Stati dell’Unione Europea. Il manuale si articola in quattro sezioni in cui si esaminano le normative in materia di attraversamenti pedonali in Italia, in Europa e nel mondo, con focus su Svizzera, Francia, Gran Bretagna, Usa, Australia, India e Nuova Zelanda. Vengono poi analizzate le caratteristiche funzionali degli attraversamenti pedonali con indicazioni sui criteri di progettazione: quando occorre un attraversamento, quale tipologia scegliere e dove posizionarla. Lo studio riporta anche molti schemi grafici degli elementi costruttivi che compongono un attraversamento pedonale. “Serve una strutturata politica comunitaria”, ha dichiarato il presidente dell’Aci, Enrico Gelpi, “che uniformi le legislazioni nazionali per la sicurezza stradale, soprattutto in ambito urbano a tutela dei pedoni. Vanno definite regole uguali in Europa per tutti: progettisti, costruttori, conducenti e pedoni. L’Onu, la Federazione Internazionale dell’Automobile e gli Automobile Club internazionali, tra cui l’Aci, si stanno già adoperando in un decennio di azioni per la sicurezza stradale, finalizzato al dimezzamento delle vittime entro il 2020”.