Confindustria: “Sui costi minimi Russo fa chiacchiere arroganti e prive di senso”

A chi come Russo dimostra così poco rispetto per i suoi interlocutori, sarebbe da replicare dicendo che le sue affermazioni sono solo chiacchiere arroganti, prive di senso e puramente strumentali. Che Confindustria si sia opposta e continui ad opporsi ai cosiddetti “costi minimi” è per il semplice fatto che essi non garantiscono affatto la sicurezza, oltre ad essere dannosi per l’economia del Paese e lo stesso autotrasporto.
La committenza, almeno quella rappresentata da Confindustria, non ha mai chiesto rinvii o riduzioni dei costi, ma solo il rispetto della legge, benché elaborata in modo aberrante e ambiguo. Ma il rispetto della legge non è stato garantito nemmeno dal MIT, che ha impedito all’Osservatorio di deliberare sotto l’ennesima insulsa minaccia di fermo delle solite rappresentanze dell’autotrasporto.
I costi ministeriali sono diventati obbligatori? Bene! Si applichino! Ma la sicurezza non sarà mai garantita da costi minimi; con un sistema di controlli e sanzioni rivolto solo alla committenza, non c’è nessuna certezza che gli stessi vettori li rispettino.
Se il Sig. Russo facesse meno demagogia corporativa, dovrebbe essere il primo a proporre un sistema di controlli e sanzioni sui vettori, fino all’espulsione dal mercato di quelli che non rispettano i costi minimi. Ma non lo ha mai fatto, quando gli è stato proposto, e mai lo farà. Con buona pace della sicurezza, continuerà con convinzione a fare solo chiacchiere sul tema.

Giuseppe Mele
Vicedirettore delle politiche industriali di Confindustria