Fatture false ed estorsione, arrestato autotrasportatore di Asti

Gli agenti della Guardia di finanza hanno arrestato ad Asti Luciano Grasso, 50 anni imprenditore nel settore dei trasporti, con l’accusa di evasione fiscale, falso ed estorsione. L’indagine, condotta dagli uomini delle fiamme gialle in collaborazione con l’Ufficio delle Entrate, avrebbe permesso di stabilire che la grande disponibilità finanziaria dell’imprenditore sarebbe derivata dall’incasso dell’Iva su fatture false per 25 milioni di euro. Le fatture sarebbero state staccate da sue società che, per gli inquirenti, nascevano e morivano in pochissimo tempo. Per quanto riguarda invece un’estorsione, secondo gli inquirenti sarebbe avvenuta ai danni della Lannutti SpA,  con sede a Cuneo, una società di trasporti  e logistica tra le più importanti del Nord ovest italiano. Secondo gli inquirenti, l’imprenditore astigiano, venuto a conoscenza che l’azienda cuneese aveva emesso false fatture, avrebbe chiesto all’amministratore della Lanutti un milione di euro per garantire  il suo silenzio. Una volta scoperto che era stata versata su un conto corrente intestato a Luciano Grasso una prima quota di 400mila euro, le fiamme gialle sono intervenute. Ora le indagini proseguono per verificare se l’imprenditore, nel tentativo di salvare il salvabile abbia dato disposizione all’istituto di credito di trasferire in una banca monegasca  oltre due milioni di euro e per accertare, in questo caso, eventuali responsabilità della banca nell’operazione di trasferimento all’estero di valuta.