Uggé: ma per i disastri causati dal Sistri qualcuno dovrà pagare

Prendo atto con soddisfazione della decisione del ministro di rinviare l’entrata in vigore del Sistri. Evidentemente le preoccupazioni espresse, anche con una certa determinazione, nei giorni scorsi hanno raggiunto l’obbiettivo prefissato di ottenere un rinvio dell’entrata in vigore di un sistema che ancora non funziona e genera tanti problemi alle imprese, soprattutto di trasporto. I prossimi mesi saranno determinanti sia per superare le difficoltà tecniche sia, soprattutto, per estendere l’obbligo del Sistri agli operatori esteri, nei confronti dei quali ancora non sussiste, nonostante le assicurazioni fornite, l’obbligo di utilizzo del sistema di tracciabilità. Senza l’estensione dell’obbligo alle imprese straniere la battaglia alla criminalità organizzata non si vince; la malavita potrà sviluppare i propri traffici utilizzando i vettori esteri. Fai-Conftrasporto mentre ribadisce la propria disponibilità a mettersi a disposizione per fornire ogni supporto affinché, nella fase di sperimentazione che si deve avviare, il sistema possa trovare quelle adeguate soluzioni che consentano agli operatori di non sopportare oneri gravosi (che sono emersi chiaramente nella giornata del click day) conferma che proseguirà nell’assistenza alle imprese che hanno deciso di avviare azioni legali a tutela dei propri legittimi interessi. Ancora una volta emerge con grande evidenza come l’azione determinata che Fai/Conftrasporto ha portato avanti nell’interesse della categoria ha determinato una prima soluzione che dovrà tuttavia trovare ulteriori conferme con i fatti a partire dalle prossime settimane.

Paolo Uggè, presidente Fai Conftrasporto