Spostarsi con un’auto a metano conviene. Questo è certo. Ma quanto si risparmia, a conti fatti? In questi giorni in cui molti stanno programmando le vacanze pasquali, l’Osservatorio Metanauto ha fatto alcune simulazioni pensando a diversi itinerari: c’è chi torna ai luoghi d’origine e chi sfrutta il periodo per qualche giorno di vacanza. In ogni caso, indipendentemente dalla destinazione, il risparmio per chi utilizza un’auto a metano è evidente.
L’Osservatorio Metanauto ha pensato alla spesa di una famiglia che da Torino vuole andare a Catania per le feste. Il tragitto, ritorno compreso, è di circa 3100 chilometri. Con un’auto a benzina la spesa per il carburante è di 480 euro, mentre con il metano se ne spendono solo 183, per un risparmio netto di 297 euro. Altro esempio è quello di un’altra famiglia di Verona, originaria di Potenza, che vuole trascorrere la Pasqua in famiglia. In questo caso la spesa necessaria per il carburante per percorrere i 1800 chilometri del viaggio andata e ritorno è di 279 euro per un’auto a benzina e di 106 euro per una a metano. Risparmio: 173 euro. Ma a Pasqua c’è anche chi ne approfitta per visitare qualche città d’arte. Per un’ipotetico viaggio Roma-Venezia-Roma (1200 chilometri) la spesa con una vettura a benzina è di 186 euro, con una a metano di 71, per un risparmio di 115 euro. E per un viaggio di 1000 chilometri Brescia-Perugia-Brescia, si spendono 155 euro con un’auto a benzina, 59 con una a metano per un risparmio di 96 euro. “Si tratta, come si vede”, commenta Dante Natali, presidente di Federmetano e dell’Osservatorio Metanauto, “di risparmi di tutto rispetto, anche vista l’attuale incerta situazione economica. Sarebbe però riduttivo considerare l’utilizzo di veicoli a metano solo per una questione meramente economica: infatti l’utilizzo di veicoli a metano può apportare altri importanti vantaggi, tra cui sono da ricordare quello ecologico (il metano è infatti il carburante più ecologico tra quelli oggi in commercio) e la possibilità di circolare anche in presenza di blocchi del traffico nei centri cittadini”.