Su di loro si scherza sempre, ma le donne al volante in realtà si sentono ben lontane dall’essere un pericolo costante. È vero, il 37 per cento delle guidatrici del gentil sesso ammette candidamente di non capire nulla di motori, ma il 61 per cento delle donne al volante è convinta di guidare come gli uomini e una su tre (il 30 per cento) addirittura meglio dei maschi. È quanto emerge da una ricerca condotta dall’istituto Nextplora per Linear Assicurazioni, la compagnia on line del gruppo Unipol, che ha chiesto proprio alle donne cosa ne pensano della loro abilità alla guida.
Iniziamo con i confronti con il passato: il 71 per cento delle donne dichiara di sentirsi più sicura rispetto al passato quando chiamata a destreggiarsi nel traffico giornaliero. Le donne, quindi, si promuovono, tanto che il 32 per cento delle intervistate afferma di preferire lo stile di guida del “sesso debole”, perché più prudente, mentre il 46 per cento non ha pregiudizi tra uomini e donne alla guida. Per quello che riguarda l’atteggiamento e il comportamento, una significativa fetta delle intervistate (il 43 per cento), dice che quando si è al volante si è tutti particolarmente nervosi, indipendentemente dal sesso; una considerazione condivisa dagli stessi uomini (32 per cento). Se si tratta poi di indicare chi sia più aggressivo alla guida, la metà delle interpellate (50 per cento) propende per l’uomo. Ma quali sono i principali difetti di una donna al volante? Il 31 per cento ammette di avere difficoltà con il parcheggio, mentre per il 37 per cento i motori restano un mistero.
E gli uomini? Cosa ne pensano? In fondo per il “sesso forte” guidare è roba esclusivamente da maschi: ne è convinto il 28 per cento degli intervistati. Una conferma che arriva anche da un altro dato: un uomo su due (49 per cento) non cederebbe mai il volante a una donna. In fondo per il sesso maschile la donna al volante rimane comunque un pericolo costante.