Toscana, con le infrastrutture
arrivano anche i pedaggi

La realizzazione della Tirrenica, il potenziamento della Firenze-Siena, l’allargamento delle corsie della Firenze-Pisa-Livorno (Fi-Pi-Li), la terza corsia della Firenze-Montecatini. E poi la Firenze Nord-Barberino, di cui martedì inizieranno i lavori, la Firenze-Incisa Val d’Arno e altre strade della Toscana. Di queste infrastrutture hanno discusso a Roma il ministro, Altero Matteoli (che le ha definite “prioritarie”), e il governatore della Toscana, Enrico Rossi, a un tavolo convocato per risolvere i problemi infrastrutturali della Regione. Il ministro e il governatore hanno sottolineato l’esigenza di intervenire nonostante la difficoltà di trovare risorse. “Se aspettiamo di realizzare queste infrastrutture indispensabili con i soldi dello Stato e delle Regioni non siamo in condizioni di poterle realizzare”, ha detto Matteoli. Servono soldi quindi, che potrebbero arrivare solamente con l’intervento dei privati. “Fino agli anni Novanta, lo Stato pagava di tasca propria il 95 per cento delle infrastrutture, oggi possiamo realizzarle solo grazie al project financing o al partenariato pubblico-privato”.
Con questi interventi, arriveranno anche i pedaggi, ma non per tutti. “Sono opere che vanno pedaggiate”, conferma Matteoli, “e affronteremo questo problema per far sì che i residenti siano messi nelle condizioni di non pagare o essere agevolati. Sono previsti pedaggi, questo non per tutto ma per larga parte”.
Il tavolo è stato aggiornato a inizio marzo, per permettere agli uffici tecnici di studiare le soluzioni e arrivare a un accordo.