Trasportare merce costa sempre di più. Secondo un’elaborazione realizzata dall’Osservatorio Autopromotec, un autotreno da 44 tonnellate con una configurazione di allestimento media ha infatti un costo chilometrico di 1,47 euro, il 3,54 per cento in più rispetto all’anno scorso. Nel prezzo incide soprattutto l’incremento del carburante (+13,25 per cento). Vi sono poi aumenti molto più contenuti legati alla crescita del prezzo medio del veicolo come gli oneri per gli interessi (+4,56 per cento) e quelli per l’ammortamento (+2,04 per cento) e incrementi minori per i costi di manutenzione (+1,82 per cento) e per il premio di assicurazione Rc auto (+1,71 per cento). Nessun aumento invece per la tassa di possesso (bollo), il costo del personale viaggiante e gli pneumatici.
“I costi di esercizio”, spiega l’Osservatorio Autopromotec in un comunicato stampa, “sono stati determinati considerando i costi fissi annui e i costi variabili al chilometro. I costi fissi annui sono costituiti dagli oneri finanziari relativi all’acquisizione dell’automezzo, dalla tassa automobilistica, dal premio Rca e dal costo del personale viaggiante. I costi variabili al chilometro sono costituiti dal deprezzamento del capitale, dai costi per il carburante, da quelli per la manutenzione e gli pneumatici, nonché dai costi di trasferta del personale”. Sommando costi fissi annuali e costi variabili, l’Osservatorio ha trovato il costo totale annuo riferito a una percorrenza di 100mila chilometri.
“Il costo di esercizio dei mezzi di trasporto pesante delle merci”, commenta l’Osservatorio Autopromotec, “è naturalmente un elemento di notevole importanza sia per la gestione efficiente delle aziende di trasporto sia per il sistema economico italiano, in quanto l’onere per il trasporto su strada incide praticamente sui prezzi di tutti i prodotti”.