Roma litiga per i parcheggi
in doppia fila dei pullman turistici

Le auto  in sosta in doppia vengono multate e i pullman turistici? Verrebbe da dire di sì, visto anche le dimensioni dei mezzi, superiori a volte anche ai Tir, che invece devono attenersi a precisi regolamenti sulla sosta. Ma questo non è sempre vero.  A Roma, per esempio, meta di centinaia di pullman turistici ogni giorno, l’annunciato giro di vite sui torpedoni in doppia fila sta facendo litigare centrodestra e centrosinistra. Il presidente della commissione comunale Mobilità Aurigemma ha infatti chiesto alla Polizia municipale “di permettere ai bus di fermarsi davanti ad alberghi, ristoranti, uffici, scuole o strutture ricettive per il tempo strettamente necessario alla salita e discesa dei passeggeri”.
Ma come? Il consiglio comunale del Campidoglio lo scorso 12 aprile aveva deciso di procedere con sanzioni amministrative accessorie fino a 380 euro in caso di violazione di uno o più divieti come l’uso improprio del contrassegno, la sosta fuori dalle aree autorizzate, il permesso contraffatto e il mancato rispetto della normativa anti inquinamento. Era inoltre prevista la revoca del permesso di ingresso nell’urbe. Tutte direttive avvallate dalla giunta Alemanno e in particolare dall’assessore alla Mobilità Sergio Marchi. Così ora il consigliere Pd Athos De Luca chiede l’intervento del prefetto, parlando di “irresponsabilità da parte degli amministratori che consegnano la città ai pullman turistici”. E anche il capogruppo Pdl al Comune Luca Gramazio difende il regolamento pullman e ricorda che “sosta e fermata sono cose diverse”. Per Nando Bonessio, presidente del Verdi del Lazio, “è ormai evidente che il sindaco Alemanno è prigioniero delle lobby della mobilità della Capitale che non vogliono arretrare di un millimetro sul fronte dei loro lauti guadagni”. Un vero e proprio caos insomma, con i pullman che continuano a sostare in doppia fila.
“Gli operatori del settore”, scrive Antonello Aurigemma, “lamentano non solo l’eccessiva onerosità della sanzione accessoria che consiste nella sospensione dell’abbonamento per 30 giorni con l’obbligo di acquistare soltanto i permessi giornalieri, nel caso di sosta dei bus fuori dalle aree autorizzate, ma anche nell’applicazione delle sanzioni in caso di semplice fermata del mezzo”.
All’attacco Ivano Giacomelli, segretario nazionale del Codici: per lui la direttiva porterà “traffico bloccato, strade congestionate, più inquinamento a favore di società dei trasporti e albergatori. Roma continua ad affermarsi come la Capitale delle lobby”.