Matteoli replica a Moretti: “Servono treni e aerei efficienti”

“Ritengo deboli le dissertazioni sulla concorrenza tra treni e trasporti aerei. Basta vedere cosa succede in Europa. L’integrazione tra trasporto tra rotaie e quello aereo significa esaltare al massimo le potenzialità e le sinergie. Pensate a quante persone in più possono circolare se ci sono treni ad alta velocità efficienti e aerei efficienti. Pensare a quante persone possono arrivare in Italia in più. Bisogna pensare ad un nuovo assetto gestionale dell’offerta. Solo così la mobilità diventa il motore della crescita”. Dal meeting di Rimini, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, risponde all’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, che aveva rilanciato il tema della concorrenza tra treni e aerei.
“L’alta velocità ferroviaria consuma il 25 per cento in meno rispetto ai voli aerei e costa un quarto. Va incentivata”, aveva detto Moretti, che rispondendo a una domanda, sempre a Rimini aveva risposto con un’altra domanda: “Perché non si incentiva l’alta velocità tra Roma e Milano, quando si consuma il 25 per cento in meno rispetto all’aereo, si paga un quarto rispetto all’aereo; perché’ ancora si mantiene la concorrenza?”.
Matteoli ha poi concluso il suo intervento in modo ironico, rivolgendosi all’ad delle Fs: “Mi aspetto che Moretti dica di chiudere lo scalo di Linate e quello di Malpensa perché tanto ci sono i treni. Mi aspetto che prima o dopo mi faccia una proposta del genere”. Ma la polemica a distanza tra Moretti e Matteoli aveva riguardato anche solamente il panorama ferroviario italiano. L’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato aveva infatti denunciato la concorrenza non equa dei privati. “Spero che la concorrenza sia alla pari e non sia a svantaggio nostro, perché finora i privati sono stati molto avvantaggiati”, ha detto Moretti. “In nessun altro Paese al mondo avrebbero mai preso licenze come hanno preso in Italia. Non c’è nessun sistema europeo oggi che dia la possibilità di prendere certificati di sicurezza e licenze come in Italia: quindi sono stati avvantaggiati”. Parole alle quali ha immediatamente replicato il ministro Matteoli: “La concorrenza nel trasporto ferroviario è inevitabile, piaccia o non piaccia all’ad delle Ferrovie e piaccia o non piaccia al ministro”.