I primi testimonial saranno l’attore Christian De Sica (nella foto con il ministro Matteoli), il figlio Brando e il Dj Linus. A loro nei prossimi mesi si uniranno altri famosi personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport. I loro volti e i loro messaggi ci accompagneranno sulla carta stampata, negli spot video e radiofonici e sui manifesti che verranno affissi sulle principali strade e autostrade e nei centri urbani. Riparte in questo modo “Sulla buona strada”, la campagna di comunicazione sulla sicurezza voluta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I messaggi sono affidati ad alcuni dei comici più famosi del mondo dello spettacolo, personaggi brillanti che però, al momento di mettersi alla guida si rivelano attenti e scrupolosi proprio come recita lo slogan “Quando guido io non scherzo”. In altre parole, ogni messaggio è veicolato giocando sul binomio commedia-dramma, la cui rapida alternanza è in grado di catturare l’attenzione, con un forte richiamo alla responsabilità personale di ciascuno di noi.
Un campagna che mantiene inalterati i principi e i contenuti di quella dello scorso anno (compresi il logo e il claim “Sulla buona strada”), presentata a Roma nel corso di un evento condotto da Pino Insegno. “Auspico che questa campagna di sensibilizzazione”, ha dichiarato il ministro Matteoli, “raggiunga le finalità per cui è stata pensata. Ringrazio vivamente i testimonial che hanno voluto prestare i loro volti per dare un contributo che sono certo sarà efficace. Ringrazio inoltre tutti coloro che a vario titolo si sono prodigati con impegno e passione per la buona riuscita della campagna per la sicurezza stradale”.
La sicurezza stradale è infatti una importante criticità sociale ed economica per il nostro Paese perché, anche se l’intenso impegno profuso in tutto l’ultimo decennio ha consentito di raggiungere notevoli risultati, l’incidentalità sulle nostre strade è ancora elevata. In questa ulteriore fase della campagna il messaggio generale di sicurezza stradale viene affiancato da messaggi più specifici, mirati a porre l’accento in modo particolare sui comportamenti che risultano più a rischio: uso del cellulare alla guida, mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, alta velocità e guida in stato di alterazione da alcol o sostanze stupefacenti, mancata attenzione all’utenza debole.