Duemila euro per conseguire una patente di guida in modo illecito e facile. Un gruppo criminale, che chiedeva questa cifra per far superare i test ai candidati, è stato scoperto dagli agenti della squadra mobile della Questura di Foggia. Le indagini, iniziate nel novembre 2008, hanno portato gli agenti a eseguire 36 arresti e 30 denunce. Per aiutare a rispondere correttamente ai test, la banda utilizzava sofisticate apparecchiature ricetrasmittenti o effettuava scambi di fotografie sui documenti per sostituire, quando lo riteneva necessario, il candidato. Tra le persone finite in manette anche il direttore della Motorizzazione civile di Foggia.
Le accuse per le persone coinvolte sono di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, corruzione, sostituzione di persona, falsità materiale e ideologica. Sei indagati sono accusati anche di spaccio di droga.
L’organizzazione poteva contare sull’appoggio di alcune autoscuole e di qualche medico compiacente, il cui compito era quello d’assicurare l’idoneità necessaria per il conseguimento della patente. Il giorno della prova al candidato che si era rivolto all’organizzazione veniva dato un walkie talkie o altri strumenti simili, con cui dall’esterno i complici comunicavano le risposte esatte, dopo aver consultato i manuali.
Apprezzamento è stato espresso dal sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano nei confronti del questore di Foggia e dei suoi uomini. Questa operazione conferma, ha detto Mantovano, “che l’attenzione delle forze di polizia e dell’autorità giudiziaria è costantemente rivolta a reprimere ogni tipo di reato e non si limita al contrasto, pur prioritario, alla criminalità organizzata e alle sue tradizionali fonti di approvvigionamento”.
Alcuni provvedimenti cautelari sono stati eseguiti in provincia di Milano, Parma, Mantova, Vicenza, Campobasso e Bari.
“Desidero manifestare apprezzamento”, ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, “per la vasta operazione di polizia. Nell’auspicare che la magistratura e le forze dell’ordine riescano a far luce completa sui riprovevoli comportamenti emersi, sottolineo che il Dipartimento dei Trasporti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel corso dell’anno 2008 aveva disposto una visita ispettiva all’ufficio della Motorizzazione civile di Foggia, sui cui esiti fu informata l’autorità giudiziaria. Il provvedimento di custodia cautelare nei confronti del direttore dello stesso ufficio, verso il quale il dicastero ha in corso di adozione i conseguenti provvedimenti previsti dalla legge, non comporterà alcun disagio per i cittadini, perché saranno adottate le necessarie misure per garantire la regolare fruizione dei servizi all’utenza”.