Sette arresti e 10 denunce,
bloccata la banda dei Tir

Era una vera e propria banda, organizzatissima, che colpiva almeno una volta a settimana. Il bersaglio erano gli autoarticolati, scelti in base al carico che trasportavano, merci prestigiose e semplici da piazzare sul mercato nero. Ma la Polizia Stradale de L’Aquila e la Guardia di Finanza della compagnia di Casalnuovo di Napoli hanno bloccato l’organizzazione arrestando sette persone e denunciandone altre 10; per tutti l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata ai furti di autoarticolati, alla ricettazione delle merci sottratte e al riciclaggio dei mezzi attraverso l’abrasione dei numeri di telaio al fine di impedirne il rintraccio. L’operazione di lunedì 22 febbraio, svolta con il coordinamento della Procura della Repubblica di Napoli, è giunta al termine di complesse indagini, avviate lo scorso anno a seguito del rinvenimento di alcuni autoarticolati risultati rubati. L’attività investigativa, realizzata attraverso le intercettazioni telefoniche e ambientali, appostamenti e continui riscontri bancari, ha permesso di far piena luce sull’organizzazione. L’analisi dei tabulati telefonici e delle localizzazioni dei cellulari, ha permesso di accertare la presenza, sui luoghi dei furti, a turno, degli indagati. L’associazione, un sodalizio articolato e strutturato che agiva reiteratamente e con cadenza almeno settimanale su tutto il territorio nazionale, operava attraverso la formazione di “batterie”, diverse di volta in volta, ma con appartenenti in grado di svolgere precisi compiti, dall’individuazione del mezzo da rubare, alla materiale esecuzione del furto ed al trasporto nel territorio napoletano, ove veniva “piazzato” il carico. È stato accertato che gli indagati perpetravano i furti mai “su commissione”, ma venivano selezionati solo i carichi più prestigiosi e di maggior valore; i componenti dell’organizzazione erano infatti certi, considerato lo spessore criminale, che sarebbero riusciti senza difficoltà a piazzare sul mercato nero la refurtiva. I furti avvenivano in aree di parcheggio notturno dei mezzi, ubicate, per lo più, nelle regioni dell’Italia Centro-settentrionale. Durante uno dei sequestri, sono stati rinvenuti attrezzi per lo scasso e un adattatore per “bypassare” l’antifurto posizionato all’altezza della “ralla” ovvero il gancio del rimorchio al trattore. Durante le indagini sono stati sequestrati 15 autoarticolati e merci per il valore di più di 2 milioni di euro.