A Bologna nasce l’osservatorio
contro l’eccesso di velocità

Contrastare l’eccesso di velocità per ridurre le vittime degli incidenti stradali. Magari dimezzarle entro il 2010, come chiede la Commissione europea. Un obiettivo che il  Ministero dell’Interno vuole raggiungere grazie all’attività dei prefetti, che hanno il compito di monitorare il fenomeno e di pianificare le attività di controllo avvalendosi delle Conferenze provinciali permanenti, all’interno delle quali costituire degli osservatori dedicati. Da martedì 9 febbraio, questo organismo di monitoraggio esiste anche a Bologna.
L’osservatorio, istituito dalla Conferenza provinciale permanente presso la prefettura, opererà raccogliendo i dati necessari per avere un quadro completo della problematica, svolgendo analisi e studiando soluzioni operative da sottoporre alla Conferenza, verificando successivamente l’efficacia delle misure di contrasto adottate. Sarà composto da rappresentanti della regione Emilia Romagna, della provincia di Bologna, della questura, della Polizia stradale, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dell’Anas, della Motorizzazione civile e dalle polizie municipali degli altri Comuni della provincia. La cooperazione tra tutti i soggetti competenti è, infatti, fondamentale per ottenere risultati, come ha sottolineato nel suo intervento il prefetto di Bologna, Angelo Tranfaglia, ricordando che “è necessario sviluppare una maggiore sinergia fra tutti gli organismi preposti, attraverso una costante azione di coordinamento delle risorse disponibili a livello provinciale”. Le attività prenderanno il via con la predisposizione di una pianificazione che dovrà tenere conto dei dati relativi agli incidenti stradali nell’ultimo biennio, del numero degli autovelox e della relativa localizzazione, anche per consentire al prefetto un’eventuale revisione dei tratti di strada in cui sono collocati, concentrandoli in quelli con una maggiore incidentalità. Nella provincia di Bologna, infatti, negli ultimi tre anni il numero degli incidenti e dei feriti è sensibilmente diminuito, ma non quello dei morti.
I dati saranno forniti dall’amministrazione provinciale di Bologna e dalla regione Emilia-Romagna, che già dispongono di un evoluto sistema di rilevazione dati. La Conferenza provinciale permanente approverà, con cadenza semestrale, un documento riepilogativo con l’analisi delle rilevazioni effettuate, i dati sullo stato della sicurezza delle strade e le iniziative adottate.