Ogni anno ci muoviamo un po’ di più in auto. Un comportamento che determina conseguenze dirette sull’inquinamento. Lo dice un’analisi condotta dall’Osservatorio Airp (Associazione italiana ricostruttori pneumatici). “Dal 2004 al 2008 la distanza media che gli italiani di età compresa tra i 14 e gli 80 anni hanno percorso giornalmente ha subito un incremento record del 79,4 per cento”.
Il risultato della ricerca pubblicata dal portale www.autoambiente.com evidenzia che i benefici ambientali ed economici apportati dal progressivo rinnovo del parco auto con veicoli a minore impatto ambientale è del tutto vanificato dal peggioramento della situazione degli spostamenti quotidiani.
“Eppure le soluzioni per ridurre la dipendenza dell’auto, la congestione delle strade e l’efficienza dei mezzi pubblici sono molte e note – sottolinea il portale. Nel dettaglio, lo studio Airp, effettuato su dati Isfort, rileva che la percorrenza media degli italiani è passata da 22,3 km/giorno a 40 km/giorno nell’arco di un quinquennio. Il peggioramento del dato è progressivo e costante, esito che fa presupporre un ulteriore aumento del chilometri percorsi in futuro se non si prendono provvedimenti immediati. Con l’incremento della distanza media effettuata, ricorda l’Osservatorio, aumenta anche il tempo medio che si passa al volante o su un mezzo pubblico (+20,5%), ora di 65,9 minuti/giorno. In pratica, rispetto al 2004, gli italiani nel 2008 hanno percorso quotidianamente 17,7 km in più, trascorrendo negli spostamenti di lavoro o studio 11,2 minuti supplementari. Una situazione che provoca anche la crescita di disagio e impatto sull’ambiente. Come dire: stiamo sprecando petrolio, soldi, tempo, qualità della vita e risorse ambientali”.