Il Ponte sullo Stretto di Messina
reggerà anche il terremoto

Proprio nel periodo in cui più si parla del Ponte sullo Stretto di Messina è giusto ricordare che le tre maggiori catastrofi naturali del nostro Paese hanno interessato proprio Sicilia e Calabria, due regioni che ora dovrebbero essere collegate con un mastodontico ponte. Messina e Reggio Calabria vennero interessate 101 anni fa da un sisma di magnitudo 7,1 che provocò 130mila porti. La Val di Noto, in Sicilia, e la Calabria vennero spazzate nel 1693 da scosse di magnitudo 7,5 con 60mila morti e, sempre la Calabria e la Sicilia nel 1783 vissero il terzo più grave terremoto della storia (magnitudo 6,9) con 50mila morti.
Ora l’Anas ci tiene a rassicurare gli italiani anche su questa sventurata possibilità. La dilatazione possibile del Ponte sullo Stretto di Messina raggiungerebbe infatti gli otto metri e di conseguenza sarebbe in grado di tollerare uno spostamento di due metri, come quello che può essere provocato da un violento terremoto. “Nonostante tocchi regioni a rischio sismico come Calabria e Sicilia, il Ponte sullo Stretto di Messina non presenta problemi e sarebbe in grado di sostenere l’impatto di un forte terremoto”, lo ha detto a Napoli l’architetto Enzo Siviero, dell’Università Iuav di Venezia, durante il convegno su Costruire e conservare in area sismica organizzato dall’Ordine dei Geologi della Campania. Nel Ponte sullo Stretto, ha osservato l’esperto, “la dilatazione possibile raggiungerebbe gli otto metri e di conseguenza sarebbe in grado di tollerare uno spostamento di due metri, come quello che può essere provocato da un violento terremoto. Quello che invece va tenuto sotto controllo – ha aggiunto – è il vento”, che potrebbe deformare la struttura dalla lunghezza record di 3,3 chilometri. Secondo Siviero il Ponte sullo Stretto, promette di essere “un’opera di grande impatto mediatico”. Anche perché, ha aggiunto, le due torri alte 380 metri “potrebbero diventare due grattacieli grazie a un’operazione immobiliare da circa un miliardo” e il ponte farebbe di Messina e Reggio Calabria “un unico ambito metropolitano”.